Chiesa San Giovanni e Paolo (San Zanipolo), Venezia
Chiesa San Giovanni e Paolo, i capolavori
Foto di Francesco Bianco
All'interno della Basilica di San Giovanni e Paolo si può ammirare l'affresco di Piazzetta: "gloria di San Domenico"
Basilica di San Giovanni e Paolo, trittico di Giovanni Bellini che presenta, in alto, il Cristo morto tra l'angelo annunciante e Maria; più sotto i santi Cristoforo e Sebastiano con al centro San Vincenzo Ferrer
Basilica di San Giovanni e Paolo, monumento funebre che contiene la pelle del povero Marcantonio Bragadin
Uno dei tanti monumenti funebri all'interno della Basilica di San Giovanni e Paolo, questo dedicato a Nicola Orsini, Sculture di Tullio Lombardo
Un'altro dei tanti monumenti funebri, questo dedicato al Doge Morosini - morto nel 1382 - in marmo e mosaico prezioso.
La Basilica Giovanni e Paolo a Venezia è il santuario dei Dogi, questo è il monumento al doge Loredan.
Basilica di San Giovanni e Paolo, statua di Sebastiano Venier, l'eroe della Battaglia di Lepanto.
Un sarcofago per due Dogi
Sulla facciata della Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo (San Zanipolo) a Venezia, si trova un sarcofago massiccio, logorato dal tempo (e dall'incuria): esso contiene i resti dei due Dogi Jacopo e Lorenzo Tiepolo.
La tradizione popolare racconta che nel 1226, Jacopo Tiepolo, Principe di Venezia, vide in sogno il terreno occupato dai frati Domenicani tutto ricoperto di rose rosse che riempivano l'aria con il loro intenso profumo. In mezzo alle rose vi erano alcune colombe bianche che recavano sul capo una croce d'oro. Mentre il Doge estasiato ammirava la scena, ecco scendere dal cielo due angeli con incensieri dorati e si udí una voce esclamare:"Ecco il luogo che ho scelto per i miei predicatori".
Destatosi dal sogno il Doge raccontó la propria visione al Senato e questi decretó che quel terreno fosse donato ai Domenicani. A questa donazione dello Stato il Doge ve ne aggiunse altre, per suo conto, ma ancora più importanti che portarono all'erezione di una delle chiese più importanti della città.
La salma del Doge, assieme a quella del fratello vennero là tumulate e da quel momento la chiesa divenne il Pantheon di Venezia perché accolse le sepolture di un gran numero di Dogi e personaggi importanti.
Il sarcofago ha nel centro un'iscrizione che narra le azioni compiute dai Dogi, ma da un'esame più attento si nota che è stata aggiunta in tempi posteriori.
L'iscrizione originale si può ancora leggere dalla base e suona così: " Signor Jacopo morí 1251- Signor Lorenzo morí 1288."
Ai due angoli vi sono due angeli con incensieri e nel coperchio due uccelli con una croce sopra la testa.
(Fonte: Antonella Todesco; Le pietre di Venezia - John Ruskin; ed altri)