Scuola Grande di San Rocco, Venezia

La scuola grande di San Rocco di sera

La Scuola Grande di San Rocco a Venezia

Sappiamo che le Scuole veneziane (Schole in lingua veneta) non sono affatto le scuole di oggi con docenti ed alunni, bensì delle congregazioni, delle confraternite di borghesi di vari tipi e con diversi obiettivi e finalità.

Alcune erano istituite intorno ad un mestiere (Scuola dei calegheri, dei orafi, dei batiloro e tiraoro, dei botteri, dei tintori, dei mercanti da vin...)

Altre Scuole si dedicarono ad onorare un santo come la Scuola di San Marco, di San Teodoro, di San Giovanni Evangelista, o, appunto, come la nostra Scuola grande di San Rocco.

Altre Scuole raccoglievano differenti etnie (Scuola dei Greci, degli Albanesi, degli Schiavoni e cioè dei dalmati).

Le Schole ebbero origine a partire dal Duecento e funzionarono pressoché immutate per tutta la lunga vita della Repubblica.

Scuola grande di san rocco nel giorno della processione

Le funzioni della "Schola"

Ma perché i borghesi si raccoglievano in una Scuola? Innanzitutto per poter "contare" qualcosa, per poter rappresentare le esigenze al governo, costituito solo da nobilhomini, un po' come succede oggi con le lobby. Solo unendosi tra di loro i mercanti potevano farsi ascoltare dalla politica. 

Ma le Scuole erano anche delle banche di credito cooperativo in grado di prestare fondi ai soci, erano in grado di assicurare i soci contro eventi e sinistri e si prendevano cura, nel caso di premorienza del socio, degli orfani e della moglie.
In qualche caso organizzavano dei servizi sanitari, in altri erano delle efficienti immobiliari, e quasi ogni scuola incaricava i migliori artisti di eseguire opere d'arte che ancora oggi rimangono a testimoniare la potenza di questi istituti.

Le Schole si occupavano di quegli aspetti della vita di cui lo stato non si occupava, perché non c'era bisogno che lo facesse: per esempio soccorrevano i malati e i bisognosi, tant'è che il fenomeno dell'accattonaggio praticamente non esisteva; organizzavano mense per i poveri e ospedali (non nel senso contemporaneo del termine come case di cura dalle malattie, ma nel senso di ospizi, rifugi); gestivano immobili e possedimenti; combinavano matrimoni dando al contempo educazione e dote alle fanciulle meno abbienti.

La ricchezza della Scuola di San Rocco 

Tra le Scuole più ricche troviamo proprio la Scuola Grande di San Rocco che possedeva non solo opere d'arte, un tesoro di reliquie ed una sede magnifica ma anche diversi immobili nel circondario.

La scuola, come altre, fungeva anche da banca per i confratelli. Il prestito contro interesse, ad usura, era considerato contrario alla religione ma se a prestare denaro erano le Scuole, allora era tutto in regola e la quota di interesse veniva "mascherata" da obolo di carità.

Situata nel bellissimo campo di San Rocco la Scuola Grande dedicata al santo ha avuto la fortuna di non subire le spoliazioni che hanno impoverito le altre Scuole veneziane ed è conosciuta per la straordinaria raccolta di opere del Tintoretto. 

La scuola grande di San Rocco in un dipinto

La Scuola ha origine nel 1478 con l'autorizzazione del Consiglio dei Dieci.

L'arrivo a Venezia delle reliquie di San Rocco

Ma è con l'arrivo delle reliquie di San Rocco, nel 1483 che la Scuola assume importanza.

Le reliquie vennero acquistate (e non rubate come dice qualcuno) a Voghera da un certo Frate Giovanni che le aveva vendute perché necessitava di denaro per i poveri ed i malati del paese. Dato che il commercio di reliquie era vietato le due parti si accordarono per simulare un furto, atto meno grave. 

Una volta che la Scuola ebbe le reliquie del santo doveva dotarsi di una sede opportuna ed iniziarono i travagli che portarono alla sede attuale. 

scuola grande di san rocco a Venezia


 

Gli architetti della Scuola di San Rocco

Il grandioso edificio che ospita, tutt'oggi, la Scuola è frutto del lavoro di diversi architetti.

All'inizio la Scuola lo commissionò a Pietro Bon che iniziò la costruzione ma venne liquidato, per divergenze nate con il committente, nel 1524. 

All'importante Architetto e Scultore Veneziano fece seguito un'altra personalità famosa, Antonio Abbondi che tutti conosciamo come lo Scarpagnino. A lui si deve, ad esempio, lo splendido scalone. 

scuola grande di san rocco lo scalone

La facciata della Scuola di San Rocco

La facciata è in stile rinascimentale, con cerchi intarsiati di marmo colorato, serpentina e porfido. 

Tutte le colonne scanalate sono circondate da ghirlande (come quelle della vicina Chiesa di San Rocco): una di vite, una di alloro, un'altra di quercia. Sulle basi delle colonne sono disposti animali sdraiati, uno di questi è un elefante, alto 10 centimetri e scolpito in maniera curiosa, ricco di dettagli. Strana la collocazione di questi animali ai piedi delle colonne e strana la scelta di scolpirli così piccoli. 

 

Il pavimento della Scuola

Il pavimento del piano terra della Scuola è un classico tra i pavimenti veneziani: una scacchiera in diagonale in marmo rosso Verona ed in Pietra d'Istria.

Ma è al piano primo che il pavimento stupisce per la sua elaborata concezione. Il progetto è di Pietro Saccardo e viene realizzato attorno al 1890, quindi in epoca abbastanza recente. 

scuola grande di san rocco a venezia

Di seguito una gallery di foto del pavimento:

 

Il pavimento dei pianerottoli dello scalone

Il pavimento del pianterreno della Scuola

Il pavimento della sala dell'albergo

La sala capitolare della Scuola Grande di San Rocco

Scuola Grande di San Rocco, le opere del tintoretto

Bibliografia e libri consigliati

La Scuola Grande di San Rocco - S. Settis e F. Posocco, 2008

Splendida edizione illustrata che raccoglie ed illustra i capolavori del Tintoretto e degli altri artisti che hanno lavorato per la Scuola Grande di San Rocco. 

English version

The Scuola Grande di San Rocco in Venice

The Venetian Schools

The Venetian "Scuole" (or "Schole" in Venetian dialect) are not schools in the modern sense with teachers and students but rather congregations or brotherhoods composed of various types of bourgeois with different goals and purposes.

Some were organized around a trade, like the Scuola dei Calegheri (cobblers), Oréfi (goldsmiths), Batiloro e Tiraoro (gold beaters and pullers), Boteri (coopers), Tentori (dyers), and Mercanti da Vin (wine merchants).

Others were dedicated to honoring a saint, such as the Scuola di San Marco, San Teodoro, San Giovanni Evangelista, or indeed, the Scuola Grande di San Rocco. There were also schools that gathered different ethnic groups, like the Scuola dei Greci (Greeks), Albanesi (Albanians), and Schiavoni (Dalmatians).

These institutions originated in the 13th century and continued to function nearly unchanged throughout the long life of the Venetian Republic.

Functions of the "Schola"

Why did the bourgeoisie gather in a Scuola? Primarily to have political influence, to represent their needs to a government made up solely of nobles, somewhat like modern-day lobbying. By uniting, merchants could make their voices heard in politics.

The Schools also functioned as cooperative credit banks, lending money to members, providing insurance against misfortune, and caring for the widows and orphans of deceased members. In some cases, they organized health services, managed real estate efficiently, and almost every school commissioned the best artists to create artworks that still testify to the power of these institutions today.

The Schools took care of aspects of life that the state did not need to manage, such as aiding the sick and needy, which made begging almost non-existent; they organized meals for the poor and provided hospices (not in the modern sense of hospitals but as shelters); managed properties and assets; and arranged marriages while also providing education and dowries for less fortunate girls.

Wealth of the Scuola di San Rocco

Among the richest of these Schools was the Scuola Grande di San Rocco, which owned not only art, a treasure of relics, and a magnificent headquarters but also various properties in the vicinity. Like others, it served as a bank for its members. Lending at interest was considered usurious and against religious teachings, but if the Schools lent the money, it was seen as legitimate, with the interest disguised as a charitable contribution.

Located in the beautiful Campo di San Rocco, this Scuola dedicated to the saint has been fortunate to avoid the spoliations that impoverished other Venetian Schools and is renowned for its extraordinary collection of Tintoretto's works.

The Origin of the Scuola

The Scuola was established in 1478 with the approval of the Council of Ten. Its significance grew with the arrival of St. Rocco's relics in 1483.

These relics were bought (not stolen as some claim) from Voghera by a Friar Giovanni, who sold them because he needed money for the poor and sick of his town. Since trading relics was forbidden, both parties agreed to simulate a theft, which was a lesser offense. Once the Scuola acquired the relics, it needed a suitable headquarters, leading to the construction of its current building.

Architects of the Scuola di San Rocco

The grand building housing the Scuola today is the work of several architects. Initially, Pietro Bon began the construction but was dismissed in 1524 due to disagreements. He was followed by another notable figure, Antonio Abbondi, known as Scarpagnino, to whom we owe, for example, the splendid staircase.

The Facade of the Scuola di San Rocco

The facade is in Renaissance style, with inlaid circles of colored marble, serpentine, and porphyry. The fluted columns are surrounded by garlands (similar to those on the nearby Church of San Rocco): one of vine, one of laurel, and another of oak. At the base of the columns lie small, detailed animals, including a curious 10 cm tall elephant, which is both strangely placed and sculpted in minute detail.

The Floor of the Scuola

The ground floor of the Scuola features a classic Venetian checkerboard pattern in diagonal marble from Verona and Istria. However, it's the first floor where the floor's design becomes truly impressive, conceived by Pietro Saccardo around 1890, making it quite recent in comparison to the building's history.

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