Ca' Pesaro
Questa grandiosa scultura di Baldassarre Longhena, l'architetto della Basilica della Salute, si presenta sul Canal Grande con la sua base pesantemente bugnata e si erge, con la sua mole, a dominare il canale ed i palazzi vicini. L'effetto scenografico è ampliato dalla fiancata sinistra che si sviluppa lungo il rio delle Due Torri, così denominato in memoria delle due torri che un tempo adornavano il precedente edificio.
La famiglia Pesaro
L'imponente edificio barocco, il più grandioso tra quelli del barocco veneziano, venne commissionato a Longhena da Giovanni Pesaro e successivamente completato a cura del nipote Leonardo.
I Pesaro, potente famiglia Veneziana, si sarebbero trasferiti appunto da Pesaro mutando il cognome da Palmieri a Pesaro. Gestivano grossi traffici commerciali ed erano presenti sia in politica, un Francesco Pesaro fu procuratore di San Marco, che nella chiesa.
Nella famosa "Pala Pesaro" che si trova nella chiesa dei Frari, sono raffigurati alcuni membri della famiglia, tra cui Giovanni - il committente (il secondo in basso a partire da destra) e Leonardo, il bambino che ci guarda dal dipinto. Non lontano vi è il superbo monumento funebre di Giovanni, anche questo realizzato su progetto dell'architetto Longhena.
Il monumento Pesaro ai Frari
Il monumento stupisce per i contrasti di colori e per la grandiosità. In particolare sono stupefacenti i mori realizzati in marmo nero e bianco che, in veste di telamoni, sostengono una trabeazione al di sopra del quale vi è il sarcofago sul quale il defunto Giovanni troneggia affiancato da rappresentazioni di virtù e figure allegoriche.
La costruzione del Palazzo
Ma, conosciuti i committenti, torniamo al Palazzo. Il terreno fu acquistato nel 1551 con soprastante un edificio denominato "Casa delle due Torri" di costruzione trecentesca. Nel 1616 venne acquistato dalla famiglia l'isolato adiacente e, successivamente, nel 1629 un altro edificio adiacente.
Non era facile unificare tutti questi edifici per questo Giovanni, dopo l'ultimo acquisto, fece iniziare i lavori di riunificazione affidando, sembra nel 1649, il progetto a Longhena.
Il progetto è monumentale: al pianterreno Longhena fa realizzare un massiccio bugnato a punta di diamante inserendoci due immense arcate d'ingresso.
Al piano nobile un balcone corre lungo l'intera facciata e continua anche a sinistra, lungo il rio. La facciata lungo il rio, come detto, conferisce ancora più grandiosità all'imponente palazzo.
Da Longhena a Gaspari
Purtroppo l'architetto non riuscì a vedere il palazzo terminato: al momento della sua morte era stato ultimato il solo piano nobile. Fu Gaspari, discepolo del Longhena, ad ultimare i lavori con la costruzione del secondo piano nobile e dell'attico, secondo i disegni del Longhena.
L'architettura imponente di Palazzo Pesaro umiliava gli altri palazzi veneziani affermando lo status e la ricchezza della famiglia.