Chiesa di San Salvador a Venezia

Chiesa di San Salvador Venezia

Chiesa di San Salvador a Venezia

La Chiesa di San Salvatore, per i veneziani sarà San Salvador, è una delle più antiche di Venezia. La prima struttura della Chiesa sembra risalga al settimo secolo quando al vescovo San Magno apparve in sogno Gesù che gli indicò il luogo preciso in cui sarebbe sorta la Sua chiesa: esattamente nel centro della futura città di Venezia. 

L'odierna struttura è molto diversa da quella perché la chiesa fu ricostruita due volte, come spiegherò nei prossimi paragrafi. 

Un incendio e la rinascita

Dagli archivi sappiamo che il 15 Dicembre 1167 la chiesa venne distrutta da un incendio e che 10 anni dopo fu ricostruita e che fu il papa Alessandro II in persona a consacrare il nuovo santuario. 
La nuova fabbrica era di tipo basilicale a tre navate e transetto.

Accanto alla chiesa, sempre nel dodicesimo secolo, sorse anche il convento il meraviglioso chiostro (spesso visitabile ad ingresso libero) e altri edifici. 
Il piccolo campo antistante la chiesa, data la vicinanza a Rialto, era caratterizzato dalla presenza di numerose attività commerciali. 

Il rinascimento e la ristrutturazione del XVI secolo

Un linguaggio architettonico nuovo si affaccia a Venezia: il rinascimento. San Salvador, che in quel momento era considerata seconda solo a San Marco, richiede una ristrutturazione. Nei primi anni del 1500 si dibatte se procedere al solo restauro "conservata ne la forma antiqua" oppure se ricostruirla interamente secondo i canoni del primo rinascimento.

Avrà la meglio questa seconda ipotesi grazie anche alla convinzione del priore Antonio Contarini - uomo di grande cultura - e viene deciso di "rifabbricare" tutto il complesso di edifici religiosi a partire dai primi del 1500, più precisamente il 25 Marzo del 1507 come annota Marin Sanudo:

Adì 25, Venere, fo il zorno de l'Anonciation de la Madona, nel qual zorno, del 421, fo principià la cità de Rivoalto et messa (...) la prima piera a la nuova edificatione de la Chiesa di San Salvador in questa terra

Chiesa di San Salvador, il progetto
Il progetto della rifabbrica della Chiesa di San Salvador

Il 25 Marzo è un giorno pieno di significati per i Veneziani. Ed è in questo giorno che inizia la completa ristrutturazione della Chiesa con interventi diretti dall'architetto Giorgio Spavento, quindi dalla bottega dei Lombardo (prima Tullio e poi Pietro) ed infine con l'intervento del Sansovino a cui si deve anche uno splendido monumento funebre dedicato al doge Francesco Venier all'interno della chiesa, sulla destra. 

Chiesa San Salvador a Venezia

 

La facciata fu portata a termine da Giuseppe Sardi molto più tardi, nel 1663 grazie alla donazione del mercante Jacopo Galli. La facciata è tripartita ma a due ordini sovrapposti, con semi-colonne corinzie che si impostano su grandi basamenti affiancate da due lesene. 

Il timpano triangolare di coronamento è posto solo sulla parte centrale della facciata e le due parti laterali sono rifinite da una trabeazione orrizzontale. L'enorme portale ripete il disegno della facciata con semicolonne e lesene che sostengono un timpano triangolare. 

La reliquia di San Teodoro

Questa Chiesa è molto importante per Venezia ed i Veneziani. Si colloca nel cuore della città e custodisce dal 1267 le spoglie di San Teodoro, patrono di Venezia fino all'arrivo di San Marco. Il corpo fu trovato nella chiesa di Santa Sofia di Mesembria nel 1257 e fu trasferita dapprima nel quartiere Veneziano di Costantinopoli, nella chiesa di San Nicola, e successivamente a Venezia. 

La Chiesa diviene pertanto un santuario di venerazione delle spoglie del più antico protettore della città di Venezia. Molti sono i prodigi che le reliquie compiono:

Ceci illuminati, demones effusati, paralitici sun membris propriis propagati... 

La devozione verso questo santo protettore di Venezia e guaritore cresce assieme all'importanza di questa Chiesa. 

 

Il monumento a Caterina Corner, regina di Cipro

Il prestigio viene accresciuto anche dalla decisione di Zorzi Corner di edificare un monumento funerario destinato al corpo della sorella, Caterina Corner, regina di Cipro. 

Monumento a Caterina Corner regina di Cipro
Bassorilievo nel monumento dedicato a Caterina Corner: la regina sta consegnando la corona al Doge, simbolico passaggio dell'Isola sotto il dominio della Serenissima. 

Il compito di progettare il monumento sepolcrale su affidato da Giorgio (Zorzi) Corner al pittore veronese Giovanni Maria Falconetto

Chiesa San Salvador, i pavimenti

Entrati in chiesa si rimane subito colpiti dal bellissimo disegno della pavimentazione in marmi policromi sviluppato su una pianta geometrica che sembra voler ripetere, a pavimento, una proiezione ideale delle forme e dei rapporti proporzionali dell'edificio. 

I colori principali utilizzati sono tre: il rosso verona, il bianco di asiago ed il nero marquinia, usati però in modo differente nelle diverse zone.

L'imponenza del risultato finale potrebbe far pensare ad un progetto unitario, ma in realtà il pavimento è stato realizzato in tempi diversi.

Una prima parte è legata alla tomba sotterranea di Bartolomeo Bontempelli (Morto nel 1567 a Calice) situata davanti al presbiterio. 

Per la zona tra la tomba del doge Sebastiano Venier e l'organo, situato sopra all'ingresso laterale, c'è un documento che la data 1561.

Un tale maestro "Zuanne taliapiera" veniva, in quell'anno, incaricato di mettere un pavimento seguendo "il suo stesso disegno". Il disegno, entro un cerchio ed un quadrato, si riferisce allo spazio tra le quattro colonne. 

Il pavimento davanti alla tomba del doge Francesco Venier dovrebbe essere stato realizzato su disegno del Sansovino, autore del monumento funebre. 

Non ci sono date sul successivo pavimento della zona dell'ingresso che ha raccordato i vari tappeti trasformandoli un un pavimento apparentemente omogeneo in tutta la Chiesa che ripete, a terra, l'architettura della Chiesa. Si vedono, infatti, disegnate le tre cupole interrotte da fasce che corrispondono agli arconi.

Qualcuno ha ipotizzato l'influsso, nel progetto del pavimento, della Scuola Toscana, proprio per questo riprendere l'architettura nel pavimento che nasce con il Brunelleschi e che i suoi allievi utilizzarono in molti edifici.
Ed in effetti in questa chiesa lavorò Tullio Lombardo che potrebbe aver portato l'influsso Toscano e Lombardo a Venezia, così come il Sansovino, fiorentino di nascita.